Il WMF 22 diventa #WEMAKEFUTURE: rischio di social washing?

Fanto • giu 17, 2022

Quello che abbiamo osservato in questa edizione del festival del webmarketing di Rimini è che si gioca molto con le parole e con gli hashtag, ma in sostanza tutti ruotano attorno all’idea di innovare in un paese dove la vera rivoluzione tecnologica non è ancora stata normata.

blockchain, smart contract, piattaforme virtuali 3D, DAO sono ancora termini sconosciuti alle migliaia di start-up sparse tra stand aperti  e tutti molto simili: sono vetrine di uno stesso centro commerciale gestito dalle BigTech americane, con qualche eccezione saudita e cinese, coreana….

Quello di cui abbiamo realmente bisogno per innovare in questo paese non lo abbiamo visto in questa edizione. Ciò di cui abbiamo più bisogno oggi

è una reale “trasformazione”.  Tutti qui ne parlano  e vorrebbero capire di più: anche a Rimini dal 16 al 18 giugno in occasione della storica  fiera del web marketing si è studiata una strategia di marketing fondata sull’idea di condividere l‘idea dell'innovazione digitale applicata in un paese dove tutto ciò che viene proposto a livello di innovazione robotica e di soluzioni di business intelligence nasce oltre i confini nazionali e noi italiani: sono modelli “innovativi” creati dalle BigTech per riprodurre il medesimo paradigma economico del capitalismo della sorveglianza di tutte le fiere ddell’innovaizone d’occidente. 

La decima edizione del Web Marketing Festival con oltre 100 eventi e un parterre di ospiti e speaker molto denso e la campagna di comunicazione

si basa sulla rappresentazione di un festival  trasformato in una fiera dell'innovazione digitale e sociale: termini che vanno molto di moda e che supportano tutte le operazioni di marketing che le BigTech stanno distribuendo in tutto il mondo per quella che viene già definito il fenomeno del “social washing”.

E’ possibile accontentare il pubblico e gli investitori fornendo loro un'immagine fuorviante dell'azienda per quanto riguarda le questioni sociali e dei diritti umani? Il social washing rappresenta una pratica volta  a migliorare la reputazione di un'azienda attraverso iniziative  di responsabilità sociale non realmente efficaci o, nei casi peggiori, sotto le spoglie della responsabilità sociale ma con l' obiettivo di un ritorno economico . Questo crea un rischio crescente per coloro che sono diligenti nel loro lavoro e crea un'immagine distorta dell'azienda agli occhi degli investitori. L'esplosione del coronavirus

ha spinto gli investitori a prestare maggiore attenzione ai fattori sociali  e a considerare come le aziende stanno trattando i propri dipendenti durante

la pandemia. In questa corsa al sociale, tra gli operatori che scelgono il social washing come strategia di marketing, c'è sicuramente chi ha sempre cercato di avvicinarsi seriamente e rigorosamente ai diritti sociali nei propri investimenti. Ecco perché la trasparenza con i clienti, la misurazione dei risultati ESG (impact report, bilanci integrati, carbon footprint) e le politiche aziendali stanno diventando sempre più importanti anche in ottica di web marketing. 

Sono molti anni che partecipiamo a molte fiere dell'innovazione Shanghai, Singapore, Francia ma questa   è la prima volta in Italia per un evento del web marketing trasformato in un festival dell'innovazione digitale e “sociale”: forse gli organizzatori hanno scelto di trasmetterci un reale bisogno 

di innovare il mondo del marketing con strumenti più coerenti, efficaci, conformi alle normative europee sul rispetto della privacy?

A Rimini abbiamo assistito a show e hackathon con premi in crediti tecnologici di AMAZON e GOOGLE anche per le piattaforme edutech quello

 che non è passato è il messaggio che le e i startupper presenti in fiera siano consapevoli che l’Italia potrebbe dare un contributo determinante per la cooperazione internazionale all’insegna dell’innovation diplomacy se loro stessi iniziassero a considerare la sovranità digitale tecnologica come un valore imprescindibile per  la salvaguardia della nostra “indipendenza digitale” e toranre a dare valore ai nostri dati digitali. L'evento storico del Web Marketing Festival  è trasformato in una tre giorni di condivisione, confronto e dialogo,  per un festival dell’innovazione con la mission pubblica di voler costruire

un futuro equo e sostenibile: ma se quello che abbiamo che abbiamo riscontrato a Rimini è il livello di consapeviolezza dei marketers italiani non abbiamo molto speranze di poter contribuire alla co-creazione di un mondo migliore, ma ad una guerra dei dati già vinta a tavolino dalle BigTech americane e cinesi. 

Il WMF 2022 è stato presentato come un acceleratore di cultura, formazione e innovazione per l’Italia, ma riteniamo che in questo momento rappresenti una vetrina degli sponsor internazionali che hanno scelto Rimini [meta turistica balneare] per promuovere le proprie piattaforme del web 2.0 [poco innovative] non come strumenti al servizio della società italiana, ma per accedere a nuovi dati di valore per  la creazione di algoritmi su base dati naturali

e non più sintetici.

“Quest’anno stiamo costruendo insieme a voi un’edizione storica” sul sito capeggia questa frase, ma noi abbiamo fatto proposte  e nessuno ci ha risposto positivamente: quindi è una metafora per raccontare che è stato un festival organizzato con il contributo  di aziende italiane e non che operano nel settore dell'innovazione: noi confermiamo che non è stato così.  Presso la Fiera di Rimini si possono incontrare sino a sabato 18 alcune realtà italiane del web 2.0 che non faranno parte dell’universo del omniverso, ma sono promosse come iniziative che guardano al futuro con oltre 100 eventi di Formazione, business, incontri B2B, networking, cultura, concerti, show e intrattenimento, senza considerare quale sia la reale funzione tecnologica di azienda che rivende servizi di altre società straniere.

#WeMakeFuture è un ottimo payoff, peccato che sia scritto ancora in inglese e che abbia poca attinenza con il mondo reale del sociale: a parte qualche eccezione, non ci sono applicazioni e app che riguardano una reale inclusione sociale di un altro futuro del web 3.0  più inclusivo e decentralizzato. 

Oggi tutte le organizzazioni che sperano di essere altamente competitiva nel nuovo mondo del lavoro si impegnano nel ridurre  al minimo il “debito umano”: siamo tutti coinvolti nell’operazione di recupero e di potenziamento delle capacità dei team di lavoro con strumenti innovativi per distribuire il lavoro umano ai team  e concentrarsi sulla leadership per ottenere una vera trasformazione della mentalità e sostituire il comando con una leadership diffusa, fluida

di servizio. Più HumanDebt si accumula mentre si parla in ogni impresa in cui il dialogo sul significato del lavoro era assente e prima di esso erano poste

 in essere politiche flessibili o remote. Gli operatori dell’omniverso  sono autorizzati a discernere tra lavoro mirato, individuale (e quindi a distanza)

 e lavoro collaborativo e creativo per la risoluzione dei problemi (e quindi possibilmente di persona).                             
Delle aziende che utilizzano da anni strumenti e applicazioni  che puntano ad una maggiore sicurezza psicologica dei lavoratori oggi stanno reagendo

alla crisi ancora più forti con una convinzione così incrollabile che devono coinvolgere, incoraggiare e dare priorità  al lavoro umano che la maggior parte

di queste conversazioni aperte si svolgono in una linea di dialogo aperta con una chiara volontà di correggere eternamente il corso basato su dati

e un ciclo di feedback aperto e continuativo con i collaboratori e dipendenti. Il vantaggio  di queste realtà è l’estrema flessibilità sia mentale che fisica:

le risorse umane devono diventare i guardiani. Non importa cosa portano i dati, lo accolgono e reagiscono con il cambiamento necessario.

Mentre la maggior parte di noi concorda sul fatto che il comando e il controllo sono la rovina della nostra esistenza lavorativa collettiva, l'unico modo

per bandirlo è quello di supportare processi di completa onestà   e sezionare con coraggio il comportamento da ogni angolazione.                   

Le sorprese di questa “reale trasformazione aziendale” quando  le aziende inizieranno ad analizzarlo in modo continuativo saranno molte e saranno riscontrati una serie di comportamenti di risposta da persone che sono state sempre micro-gestite. Diventano condizionati a fare solo ciò che è stato

 loro chiesto. Iniziativa, coraggio e dissenso li hanno eliminati dal loro lessico di lavoro. Ciò che resta loro come carnefici è molto meno creativo

o innovativo ed è ciò che ci si aspetta da loro. A seconda di quanto tempo ne sono stati sottoposti, il rovescio della medaglia del comando e del controllo    fa sì che  i lavoratori se lo aspettino e siano meno coraggiosi, autentici e, in definitiva, preziosi per l'organizzazione che guarda al futuro del

web 3.0 con un'attenzione particolare all’essere umano. 
L’elemento umano-centrico dovrà essere imprescindibile per le aziende del futuro affrontato collettivamente quando l’ecosistema delle nuove imprese digitali sociali accetterà la sfida di eliminare il comando  il controllo in modo strutturato e intenzionale. Le aziende innovative  in Italia stanno affrontando

il passaggio di mentalità dal controllo all'autonomia, dal comando alla collaborazione? Esiste oggi una reale  sforzo di "leadership del servizio e responsabilizzazione dei team"?           

Questo cambio di “paradigma” non si trova da nessuna parte, come e quando possiamo aspettarci una reale trasformazione? Siamo  oggi all’alba

del nuovo tutto di una trasformazione profonda, intrinseca, reale. Una partenza genuina, una nuova via. Trasformazione è una parola abusata - transformation - quasi negativa quando si tratta di grandi cambiamenti digitali e del passaggio ad agile, ma quando si tratta di trasformarsi in un'organizzazione moderna, libera che affronta il debito umano esistente la verità è che nessuna parola migliore descrive il cambiamento oggi più necessario di prima. Non si tratta di un "cambiamento" o di un "ritocco" o di nuove politiche e processi, ma di uno sforzo consapevole e importante

per consentire ai nostri leader di essere impavidi, posizionati in un “equilibrio dinamico” e non per l’attivazioen di campagne di “social washing”. 

In pochi oggi trattano il tema di un’ecologia interiore e di un reale  progresso sostenibile perché impegna alla “reale trasformazione di un sistema

mentre a Rimini abbiamo incontrato diversi analfabeti funzionali di un sistema condizionato da distributori di fakenews e che con l'educazione

e la formazione non ha condiviso il valore reale determinato dall’uso consapevole della tecnologia, ma si continua indifferentemente a riprodurre

un modello di fare economia basato sul “capitalismo della sorveglianza” americana. Siamo qui per indagare  se qualcuno è interessato ad una vera trasformazione epocale quella del web 3.0 e della disintermediazione tecnologica di ecosistemi neurali biomimetici  costruirti su relazioni di valore

 tra persone consapevoli. 
Tra i progetti realmente italiani che contribuiscono a diffondere il valore creativo e innovativo della cultura italiana abbiamo scoperto CODETHISLAB

una start-up di Napoli che utilizza termini in inglese per promuovere le proprie creazione videoludiche nel mondo dell’’”advergaming e la conterranea TRUESCREEN una star-up bolognese che ha creato un’'applicazione per smartphone e tablet  che consente di certificare con estremo valore probatorio

tutti  i contenuti multimediali acquisiti con un dispositivo mobile (screenshot, foto, video, audio, GPS e registrazione dello schermo).. 

Noi curiosi epistemici di INNOVABILITA  siamo alla continua ricerca di partner interessati a sviluppare programmi di valore per il metaverso italiano Made in Italy e a Rimini ci siamo fatti pilotare dal nostro spirito critico invitati dai nostri partner tecnologici di GREENBUBBLE  e di MEETMYCOMPANY

per divulgare una cultura della sovranità digitale e continuare a generare valore all'interno anche in un festival che resta l'evento storico del web marketing in Italia, con scarsa consapevolezza sull innovazione sociale del web 3.0. 
#OPENINNOVATION 

#WEB3

#WEMAKEANOTHERFUTURE 

#NOICOCREIAMOILPRESENTE

#INNOVABILITA

#METACADEMYTECH

#MADEINITALYTECH 

#WEB3 #CARBONCREDIT

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