INNOVABILITA tra le imprese E-R che applicano l'innovazione aperta abilitante

Fabrizio Fantini • mag 11, 2022

MIA: LA PRIMA MAPPATURA SULL'INNOVAZIONE APERTA IN EMILIA-ROMAGNA

MIA - Mappatura Innovazione Aperta è la prima mappatura e classificazione regionale delle aziende (Piccole, Medie e Grandi) che in Emilia-Romagna si occupano di Open Innovation (OI). Obiettivo dell’indagine è lo scouting di tutte le aziende che in Emilia-Romagna utilizzano approcci aziendali riconducibili pragmaticamente al concetto di Innovazione Aperta. Il risultato di questa attività è la costruzione del primo database delle imprese che in Emilia-Romagna fanno Open Innovation.


ANCHE INNOVABILITA RIENTRA NEL NOVERO DELLE SOCIETA' DELLA NOSTRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA CHE APPLICANO L'INNOVAZIONE APERTA - ABILITANTE - E CHE HANNO CONTRIBUITO ALLA CO-CREAZIONE SU BASE VOLOTNARIA DELL'INDAGINE STATISTICA CHE HA PORTATO ALLA GENERAZIONE DEL GENERAL REPORT SULLA PRIMA MAPPATURA DELLE IMPRESE CHE FANNO OPEN INNOVATION IN EMILIA-ROMAGNA

Il lavoro di MIA  Mappatura dell’Innovazione Aperta è un progetto affidato da Regione Emilia-Romagna e portato avanti da ART-ER a partire dal 2020, nell’ambito delle attività del Programma Annuale Consortile. La mappatura è uno strumento ideato con l’obiettivo di guidare le imprese della regione in un’autovalutazione sull’Open Innovation. E’ un’indagine che aiuta le aziende a capire cosa significa fare Open Innovation e permette la creazione di network strategici con altre realtà che in Emilia-Romagna applicano il concetto dell’Innovazione Aperta - per noi di INNOVABILITA anche ABILITANTE. L’indagine ha una base bibliografica solida, completa di articoli, report e indagini riguardanti sia l’Italia, che l’Europa e gli Stati Uniti. Nel 2020, come da roadmap progettuale, l’indagine MIA è stata aperta da ottobre a dicembre 2020. Nella prima fase di raccolta dati sono state 83 le aziende partecipanti e da gennaio 2022 sono consultabili i report q questa pagina ufficiale: https://emiliaromagnainnodata.art-er.it/mia-la-prima-mappatura-sullinnovazione-aperta-in-emilia-romagna/
Alla luce di questi risultati si è ritenuto necessario riesaminare il questionario per migliorarlo ulteriormente. Sono stati coinvolti in questa revisione alcuni stakeholder regionali tra cui i Clust-ER e i Tecnopoli (nella fase attuativa hanno partecipatole sedi di Parma, Ferrara, Modena, Forlì-Cesena e Piacenza) che hanno contribuito con il loro feedback, suggerendo alcune semplificazioni e integrazioni. A marzo 2021 è stata diffusa la nuova versione della survey anche tramite i canali degli stakeholder coinvolti che hanno invitato a compilare le imprese delle loro reti. n parallelo, ART-ER ha sviluppato un servizio pilota che utilizza il questionario MIA come strumento per orientare le PMI nella comprensione dei loro need in termini di Open Innovation. L’azione, portata avanti in sinergia con i Tecnopoli di Parma, Forlì-Cesena e Piacenza, ha visto l’adesione di 10 PMI che hanno intrapreso un percorso di affiancamento volto a concretizzare un piano d’azione coerente con i fabbisogni di innovazione aperta identificati tramite le risposte al questionario. Nel 2021, quindi, la Mappatura Innovazione Aperta        è cresciuta non solo numericamente (+59% imprese partecipanti) ma anche a livello qualitativo grazie, alla revisione migliorativa dello strumento, alle collaborazioni avviate nell’ecosistema e alla creazione di un servizio di accompagnamento per piccole e medie imprese.         Il General Report è dunque l'analisi dei dati raccolti fino al 09 dicembre 2021 testimonia l’andamento dell’Open Innovation in Emilia-Romagna da un punto di vista statistico. Al suo interno è contenuta l’analisi anonimizzata delle risposte alle domande della survey,              rese fruibili in modalità sintetica e aggregata. In parallelo al General Report è stato creato un Data Visualization Reportcontenente l’analisi  in chiaro di alcune informazioni puntuali. Entrambi i Report vengono diffusi su molteplici canali regionali gestiti da ART-ER e anche sulla piattaforma di Open Innovation dell’Emilia-Romagna “EROI”.

IL SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO PER PMI
Sono diversi anni che ART-ER accompagna PMI regionali verso l’accrescimento delle proprie competenze di innovazione. Lo facciamo grazie all’adesione al consorzio SIMPLER, dell’Enterprise Europe Network la più importante Rete finanziata dalla Commissione europea che sostiene l’innovazione e la competitività internazionale, offrendo servizi gratuiti di informazione e assistenza a imprese e ricercatori. Una rete presente in oltre 60 paesi e composta da più di 600 organizzazioni. L’attività di accompagnamento legata alla MIA, nasce proprio dall’esperienza maturata grazie ad altri servizi inseriti nel piano di attività del consorzio; lo è ad esempio, il servizio di Gestione dell'Innovazione promosso da EUROPEAN COMMISSION - DG ENTERPRISE AND INDUSTRY, e realizzato tramite il centro di competenza Kearney IMP3ROVE                che ha sviluppato un sistema di analisi competitiva attraverso l’utilizzo di un benchmark europeo che sprona le PMI ad avere una migliore
gestione dell'innovazione, incrementale e radicale, con l’analisi di 5 dimensioni definite all’interno dell’house of innovation ma supportate anche all’analisi di dimensioni trasversali come lo sono il tema della digitalizzazione e della sostenibilità.
Il servizio di accompagnamento è stato quindi pensato come strumento per orientare le PMI nella comprensione dei loro need in termini      di Open Innovation, per spronare le aziende a percepire l’innovazione aperta come una modalità per portare avanti iniziative maggiormente
il tool è disponibile sul portale di Innodata:

https://emiliaromagnainnodata.art-er.it/mia-mappatura-delle-aziende-si-occupano-di-open-innovation/

Questo innovativo processo può consentire all'ecosistema emiliano-romagnolo di intuire il valore dell'open innovation generando opportunità per un gruppo di PMI deciso ad di intraprendere un percorso dall’approccio molto pragmatico in grado di:
● orientare e focalizzare le imprese verso l’analisi dell’as is in termini di innovazione a 360°
● portare le imprese a ragionare in termini di “rete” ed “ecosistemi”
● gestire in maniera più focalizzata le risorse da dedicare all’innovazione aperta messe a disposizione dalle imprese
● impostare i giusti indicatori di successo per capire quali attività innovative stanno determinando un reale rendimento per le imprese.
Il campione di imprese aderenti è composto da aziende provenienti da vari settori S3. Il settore prevalente è quello della Meccatronica e motoristica (5) a cui si aggiungono i settori Edilizia e costruzioni (2), Industrie della salute e del benessere (2) e infine un'impresa
dell’ambito Innovazione nei servizi. La maggior parte (60%) delle aziende sono piccole imprese con meno di 50 dipendenti. Le aziende dell’edizione pilota provengono dalle provincie di Bologna, Forlì-Cesena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia e Ravenna presentano una varietà di livelli di esperienza nel campo dell’open innovation. Il 40% mette in pratica i modelli dell’innovazione aperta da meno di 2 anni, un ulteriore 40% da 5 anni e infine il 20% dichiara di avere un’esperienza tra i 6 e i 10 anni. Questa distribuzione si rispecchia anche nella diversità delle attività di Open Innovation che le imprese hanno raccontato come caso di successo nell’ambito dell’indagine, che infatti vanno da azioni semplici ed efficaci come il networking informale a progetti complessi come la creazione di uno Spin-off. Le attività di tipologia inbound restano comunque le più diffuse e vengono realizzate con un'intensità media di 3,43/7 rispetto a quelle outbound che registrano un valore medio di 2,62/7. Rispetto al pilota, sono stati raccolti diversi feedback utili nel programmare l’iniziativa anche per il 2022. Da un lato è emerso come alcune aziende non avessero consapevolezza delle possibili azioni da mettere in pratica per rendere l'attività di open innovation continuativa invece di intraprendere progetti in modo disgiunto. Dall’altro è stata resa evidente la necessità di fornire più opportunità di formazione in plenaria durante il percorso per trasferire in modo più generale il paradigma dell’open innovation e in seguito concentrarsi in
modo particolare sulla situazione specifica della singola impresa.

Secondo il nostro punto di vista solo attraverso un'attenta e volontaria raccolta di dati elaborati con questo approccio distribuito permetterà a molte altre aziende di diversi settori di testare le applicaizoni dell'innovaizone aperta abilitanteche società di ricerca e sviluppo come INNOVABILITA cerca di proporre al mercato nazionale sin dalla sua nascita.

L'opne innovation non è solo abilitante nuovi modelli di fare business ma rende più sostenibili i processi che avvengono all'interno di un ecosistema localizzato coinvolto nella reale trasformazione del paradigma di questa era tecnologicamente esponenziale.

Seguite l'open innovation o meglio l'innovazIone apertA abilitante del nsotro ecosistema emiliano romagnolo

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