HYPERECONOMY

SIE NENNEN ES NEXT NORMAL - NEXT ECONOMY - NEW ECONOMY - WEB 3.0 DIE WIRTSCHAFT DER ZUKUNFT HAT FÜR UNS DIE DIMENSION DER HYPERECONOMY, DIE DER METAVERSE UND DES EXPORTS

WIR REALISIEREN

UN MODELLO DI TOKENOMICS

FÜR EIN ECHTES MADE IN ITALY


Applicazione del concetto di reintermediazione

Reintermediation kann als Wiedereinführung eines Vermittlers zwischen Endnutzer, dh Verbraucher und Erzeuger, definiert werden. Die fortschreitende Verbreitung des elektronischen Handels hat eine intensive Debatte über die Entwicklung von Vermittlungsfunktionen und ihren Fortbestand als strukturelle Merkmale in elektronischen Märkten ausgelöst. Während nach Ansicht einiger die Einführung neuer Technologien zu einem endgültigen Verschwinden der Vermittlungsprozesse geführt hätte, argumentieren andere Experten, dass das Internet in Wirklichkeit neue Vermittlungsfiguren und -rollen mit unterschiedlicher Intensität der kommerziellen Funktion nachbildet, die an verschiedenen Stellen eingefügt werden Kanal wie Amazon, eBay oder TripAdvisor. Diese neuen Zwischenfiguren wurden von John Hagel III und Marc Singer in ihrem Buch Net Worth mit dem Neologismus i Infomediari definiert. Der Infomediary ist jeder soziale und wirtschaftliche Akteur, der den Informationsfluss innerhalb des Netzwerks verwaltet (z. B. Verbraucherdaten, Kaufgewohnheiten, die Verfügbarkeit von Waren von Lieferanten) mit dem Ziel, das „Zusammentreffen von Angebot und Nachfrage nach Produkten und Dienstleistungen“ zu erleichtern. Einerseits ermöglicht der Infomediary den Kunden, das Problem der Informationsüberflutung zu überwinden, indem sie ihnen gezielte Suchen basierend auf ihren Kaufinteressen anbieten; Andererseits ermöglicht der Infomediary Unternehmen, zu kommerziellen Zwecken auf die Daten und Konsumgewohnheiten der Kunden selbst zuzugreifen. Die Infomediary hat sich zu einer der zentralen Figuren in der Ökonomie des Web und insbesondere des Web 2.0 entwickelt und wird zunehmend in interne Unternehmensführungs- und Produktionssysteme integriert. Der Unterschied zwischen Infomarketer und Infomediary liegt in der Ethik des Informationsaustauschs über Online-Plattformen. Infomarketing ist eine Deklination des Webmarketings, das darauf abzielt, Informationsprodukte im Internet zu verkaufen, genau definierte "Produktinformationen", in digitaler Form: E-Books, Videos, Webinare, Schulungen usw. Im Allgemeinen sind die wertvollsten Produkte diejenigen, die nicht einfach oder nicht online zu finden sind, z. B. Coaching, das auf der Erfahrung spezialisierter Fachleute basiert, die das Leben der Käufer erheblich verbessern können: Infomediaries werden heute mit Qualifizierungsberufen verwechselt "Influencer", es ist eine Verzerrung der "Big Player", jener multinationalen Daten - der sieben Schwestern - die heute die meisten der im weltweiten Netzwerk zirkulierenden Daten verwalten: Influencer sind Testimonials, die von Unternehmen bezahlt werden, um Informationsprodukte und Beratung zu verkaufen, die Infomediaries Machen Sie das Gegenteil, „reinigen“ Sie die Daten vom digitalen Schleim und extrahieren Sie wertvolle Daten für die Co-Creation neuer Wirtschaftsmodelle, kollaborativ, bürgerlich, nachhaltig. Ein digitaler Disintermediator, der wie ein Hacker korrupte Wirtschaftssysteme infiltriert, um dem bestehenden Markt neue wirtschaftliche Initiativen mit einem einzigen und gemeinsamen Ziel vorzuschlagen: nachhaltiger Fortschritt. CORTILIA Italienisches Beispiel für Kostensenkung im Agrarbereich

Uno degli effetti maggiori della disintermediazione è l'abbattimento dei costi, dovuti alla mancanza dei rincari che ciascun intermediario applica sul valore della merce. Un esempio italiano di abbattimento dei costi nel settore agroalimentare 4.0 è quello di Cortilia, nata in Lombardia nel 2013 come mercato virtuale che porta a casa dei clienti, che ordinano on-line, frutta e verdura prodotta dall'azienda agricola più vicina al luogo di consegna. Salta l'intermediazione grazie agli strumenti forniti dal web 3.0 – in alcune zone della Sicilia – per esempio – non ancora coperte dalla rete 4G non sarebbe stato possibile attivare un servizio come Cortilia. Il fenomeno che la include è il farmers market, nato a New York, dove se ne contano oltre 170, ma si è ormai diffuso in Italia, tanto che la Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, la Coldiretti la maggiore associazione di rappresentanza e assistenza dell'agricoltura italiana ha costituito una fondazione, Campagna Amica, con cui sono stati attivati circa 9mila punti vendita sparsi nelle piazze d'Italia.

Die Einkaufsgemeinschaften und die Campaign Amica Offering Group

Campagna Amica promuove e sostiene nei suoi mercati e con le sue aziende i Gruppi d’acquisto. In questo caso il comparto alimentare diviene preminente anche se i prodotti proposti possono anche essere di natura diversa. Molti Gruppi d’acquisto già comprano i prodotti di molte aziende agricole accreditate nell’albo di Campagna Amica, quindi sono già presenti sui territori dei gruppi d’offerta (gruppi di aziende) che Campagna Amica sta strutturando. Alcuni Gruppi d’acquisto sono legati nella prima fase di avviamento alla presenza dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Questi, infatti, diventano il luogo di raccolta e smistamento dei prodotti a fronte della prenotazione effettuata dagli aderenti ai Gruppi d’acquisto. In tal senso il fatto che i produttori agricoli si riuniscono in un mercato può diventare vantaggioso perché gli ordini non devono raggiungere più un quantitativo così elevato da giustificare lo spostamento del furgone del produttore per la consegna. Quello che si compone perciò all’interno di un mercato di Campagna Amica è un vero e proprio gruppo d’offerta nel quale i produttori hanno la possibilità di costituire un catalogo di prodotti fruibile dal Gruppo d’acquisto e dal singolo. Se la scelta di vendere i propri prodotti ai Gruppi d’acquisto non sembra comportare variazioni di rilievo nell’offerta, vendere ai Gruppi d’acquisto comporta certamente delle modifiche nell’organizzazione aziendale: dal ripensamento degli spazi (punto vendita aziendale, confezionamento, stoccaggio, mezzi di trasporto) alla comunicazione (sito web/forum, mail, telefono), fino all’apertura dell’azienda all’esterno (visite aziendali e altre attività che richiedono accompagnamento/assistenza). In alcuni casi, inoltre, ci sono state variazioni nella gestione delle risorse lavorative: può essere necessario ad esempio riorganizzare il personale ed impiegarlo in maniera differente, o addirittura potenziare la forza lavorativa in azienda, destinando le nuove risorse al magazzino, al trasporto, alla comunicazione. Un vantaggio generale è relativo all’abbattimento degli sprechi. Più del 33% del cibo prodotto viene buttato nella pattumiera. Questo non è accettabile sotto tutti i punti di vista.

Il problema nasce anche nella sovrapproduzione di cibo che, se da un lato con il l’utilizzo costante di sistemi di coltivazione intensivi riduce la fertilità del terreno, dall’altro genera quantità inutilizzate di cibo che essendo deperibili devono essere smaltite con costi assai elevati. Una delle soluzioni sta nel produrre in modo più razionale, cioè solo ciò che può essere consumato, con l’attenzione a non cadere nelle trappole commerciali che determinano i prezzi. I Gruppi d’acquisto possono essere una chiave di questa soluzione. Infatti, all’inizio dell’annata i produttori devono programmare che cosa seminare nei loro campi. Se in quel momento il produttore ha la certezza di poter vendere dei quantitativi di prodotto a dei Gruppi d’acquisto che hanno pagato sempre in modo regolare, potrà seminare seguendo un criterio che riduce molto gli sprechi. Ciò perché in genere tutta la produzione viene venduta e i produttori non sono in balia di un mercato globale che un giorno compra e il giorno seguente no, perché magari il prodotto quel giorno proviene da un altro continente. Il sistema di vendita e la distribuzione dei prodotti che si sono instaurati tra produttori e consumatori rendono l’intero sistema più sostenibile ed “efficiente”. Le verdure, raccolte giornalmente, sono suddivise in un numero di buste o cassette equivalente al numero di ordini ricevuti. Le buste contengono un po’ di tutto: carote, insalate, verdure da cuocere, cipolle, insomma, quello che occorre a una famiglia per la settimana, ma anche sulla base della disponibilità, cioè di quello che l’azienda produce in quel dato momento, in una parola… di stagione. Gli sprechi praticamente sono azzerati perché tutto quello che viene prodotto finisce nelle buste dei consumatori e per l’agricoltore, se le previsioni di inizio anno sono state corrette (di norma avvengono sulla base dei volumi ordinati e venduti l’anno precedente), non c’è nulla che non valga la pena di essere raccolto. Il problema che non è mai stato preso in considerazione da questo modello è il valore della tracciabilità delle materie prime e dei prodotti venduti che si basano solo ed esclusivamente sulla “fiducia” che l'intermediario Coldiretti con il marchio Campagna Amica ha instaurato con i suoi associati e clienti.

Heute im Zeitalter des „Internet of Farming“ reicht das geschriebene Wort nicht aus, sondern wir können uns auf Distributed-Ledger-Technologien (DLT) verlassen, Systeme, die auf einem verteilten Ledger basieren, bei denen alle Knoten eines Netzwerks dieselbe Kopie einer Datenbank haben dass es unabhängig von den einzelnen Knoten gelesen und geändert werden kann, was die Erstellung von Dokumenten vereinfacht und verkürzt und menschliche Fehler minimiert: die Anwendung der echten Disintermediation des italienischen Smart-Farming-Systems. Unter den Distributed-Ledger-Technologien (DLT) stellt das Blockchain-Protokoll ein neues Organisations- und IT-Modell dar, das der italienische Foodtech-Sektor entdeckt und für die Garantie der Transparenz der von ihm angebotenen Lieferkette und die Wirksamkeit im Kampf gegen Fälschungen und italienischen Klang schätzt . Das vom INNOVABILITA-Team vorgeschlagene Business-Intelligence-System ermöglicht die gemeinsame Nutzung einer digitalisierten Multiplattform, die Transaktionen zwischen Benutzern eines verschlüsselten Systems schützt und deren Überprüfung ermöglicht. Wertvolle Daten, die einmal von autorisierten Bedienern in das System geladen wurden, können nicht geändert, modifiziert oder gelöscht werden. Dies reduziert das Korruptionsrisiko, maximiert die Unternehmenstransparenz und verbessert das Markenimage, insbesondere innerhalb einer kurzen Produktionskette von Made in Italy Excellence.

Gli operatori abilitati ad utilizzare e implementare le tecnologie DLT basate su protocolli blockchain mettono a disposizione degli utenti delle interfacce che permettono di migliorare la comunicazione con il cliente, rendendola più semplice e diretta e avviando processi di prevendita dei prodotti finali, quella che in un ambito fintech viene definita TOKENOMICS. Nel 2021 progetti attivi per lo sviluppo e l’implementazione di Distributed Ledger sono già oltre 500 in crescita del 50% rispetto al 2020 e gli investimenti in Italia hanno raggiunto i 30 milioni di euro, in crescita del 100% rispetto al 2020. L’implementazione di queste tecnologie viene effettuata in diversi settori, il settore agroalimentare vale il 30% degli investimenti. Dopo anni di sperimentazione in altri settori oggi la tecnologia è pronta per l'adozione dagli operatori del settore agroalimentare di qualità del Made in Italy a vantaggio non di tutto il sistema dell’agrifood ma solo quello di qualità, del Made in Italy quello autentico e con un riferimento specifico al nostro Paese che, negli ultimi anni, vede riconosciuto il settore agroalimentare come uno dei principali motori dell’economia, con un potenziale sviluppo ulteriore ed agroecologico possibile anche grazie alle tecnologie digitali. Le difficoltà incontrate da diverse realtà agricole italiane, legate all’accesso al credito, alla mancanza di know-how e ai margini poco remunerativi offerti dall’attuale filiera agroalimentare non sono allineate con la richiesta sempre più forte di eccellenze enogastronomiche locali di cui le stesse sono produttrici. Molte aziende innovative legate alle tecnologie come machine learning, intelligenza artificiale, blockchain, business intelligence, realtà virtuale possono oggi favorire le fattorie di piccole dimensioni aiutandole a portare cibi di élite sulle tavole di chi è disposto a pagarle di più. Ma i problemi di come l’agricoltura di qualità italiana possa sopravvivere al nuovo foodsystem 4.0 vanno oltre, e forse è bene avere uno sguardo critico che non cerchi nella tecnologia del momento la panacea per ogni male. Il protocollo blockchain, nello specifico, non è una tecnologia unica è un processo abilitante nuove tecniche commerciali e produttive nella quale - in questa fase storica- in molti ripongono speranze di grandi rivoluzioni ed è tra quelle che non fanno paura: viene normalmente considerata tutto sommato una “tecnologia buona”, a differenza di altre come i robot, che continuano ad avere un’aura negativa. Con l’enfasi tipica dei titoli di giornale, l’Economist ha definito in tempi non sospetti il protocollo blockchain “the trust machine” cioè la macchina della fiducia, per enfatizzare la possibilità che, all’interno di un’architettura distribuita e decentralizzata - dove tutti possono verificare e nessuno da solo detiene il potere del controllo - ci si possa fidare di più. Per questa (astratta) attitudine, il protocollo blockchain viene visto come lo strumento capace di sostenere la lotta alla corruzione, combattere traffici illegali, avviare processi virtuosi di lotta alla povertà e molto altro. Il tema della fiducia è interessante perché viene venduto come un attributo incondizionato della tecnologia DLT. Noi di INNOVAIBLITA proponiamo modelli differenti di fare economia civile ed etica – dove “smart contract” artigianali prendono lo spazio di contratti notarili decentralizzando la corresponsabilità di ogni operatore economico - perché siamo convinti che l'alibi della complessa prossimità dovuta alle complicanze di un periodo di infodemia dell'infosfera e alla difficoltà mentale di poter stabilire legami fiduciari disintermediati non potrà fermare l'accelerazione del processo di digitalizzazione prima e di virtualizzazione poi di tutto il foodsystem mondiale, ma in particolare quello italiano che deve ripartire applicando un nuovo paradigma e rapporto con l'ambiente e la propria terra.


IL VALORE DELL'ALGORTIMO DELLA FIDUCIA

IL concetto di base DELL'ALGORITMO DELLA FIDUCIA E' QUELLO che la tecnologia DLT può oggi permettere finalmente di rendere immutabili i dati delle produzioni di qualità delle produttrici e dei produttori italiani e garantire che ci sia corrispondenza dei dati di valore estrapolati nel mondo reale e rappresentati in quello digitale con l'opportunità di poterli monitorare lungo tutto il processo di produzione e distribuzione della materia prima sino alla trasformazione in prodotto finale, in questo caso creme sane, perché naturali, garantite dai produttori delle materie prime. Per controllare e tutelare le materie prime vegetali dalla loro genesi al momento dell’incontro con l'utente finale, non esiste uno strumento che di per sé sia garanzia assoluta. La tecnologia DLT e gli strumenti digitali sono dispositivi e applicazioni abilitanti funzionali, ma non può modificare tutte quelle condizioni che, insieme, sono necessarie per raggiungere l’obiettivo desiderato cioè la garanzia della qualità del prodotto dalla terra allo scaffale in negozio onlife.

Und eines der zentralen Probleme liegt in der unterschiedlichen Interpretation, die die verschiedenen Akteure in der Wertschöpfungskette der Idee beimessen

di prodotto di qualità. Per esempio: la tutela dei lavoratori agricoli fa parte di questa idea? La provenienza dei semi è un elemento

Was zeichnet die Qualität aus? Gehören die Methoden des großflächigen Einzelhandels (großflächiger Einzelhandel) zur Senkung der Produktpreise zum gemeinsamen Konzept der Produktqualität? Wir haben versucht, eine Grenze zu ziehen und ein einzigartiges Modell zu bestimmen, das von den Lieferanten des Rohmaterials garantiert wird: HYPER, ein innovatives Adjektiv, das die neuen ökologisch nachhaltigen Geschäftsmodelle charakterisieren wird, die auf Schlüsselkonzepten wie Zusammenarbeit und Mitverantwortung basieren, fast veraltete Elemente für unsere liberale und kapitalzentrierte westliche Kultur.

Akteure, die zu THE MADE IN ITALY VALUE CHAIN gehören, äußern tatsächlich unterschiedliche Interessen, oft sogar gegensätzliche. Eine sehr starke Rolle spielen zum Beispiel die großen Einzelhändler, die mit Infrastrukturen und IT-Anwendungen auf Basis von Blockchain-Protokollen experimentieren, um „ihre Verbraucher“ zu schützen, die nicht unbedingt auch Landarbeiter oder verarbeitende Unternehmen schützen sollen. Schon in diesen Fällen begegnen wir dem Paradoxon des Vertrauensalgorithmus, der den Akteuren der Kette Produktion-Transformation-Vertrieb-Verkauf-Kauf angeboten wird, die nicht daran gewöhnt sind, miteinander zu kooperieren, sondern zu konkurrieren. Ist also all diese Betonung der Anwendung einer Technologie, die immer noch verschiedene Arten von Problemen (einschließlich technologischer) hervorhebt, gerechtfertigt? Wo findet er seine kleinste funktionierende Anwendung?


DER WERT KURZER KETTEN IN HYPERECONOMICS

I meccanismi di comunicazione simbolica hanno svolto un ruolo significativo nel processo evolutivo consentendo a piante, animali e umani di scambiare esperienze individuali e trasformando così raccolte di organismi relativamente isolati in sistemi cognitivi distribuiti adattivi. Il processo biomimetico è avvenuto grazie all'osservazione della natura e dell'ambiente circostante dell'essere umano capace di analizzare e raccogliere i dati aggregati sui valori comparativi di beni e servizi ai partecipanti con interessi e razionalità limitati, i meccanismi di segnalazione economica danno loro incentivi per adeguare i loro sforzi di consumo e produzione in conformità con le esigenze collettive di tutti gli altri agenti nel sistema.Il modello suggerito di un sistema "ipereconomico" combina flussi di informazioni scalari aggregate a livello globale sui prezzi con meccanismi di condivisione delle conoscenze sulle utilità situazionali di gruppi di risorse come il nostro ecosistema del luppolo della Romagna. L'IPERECONOMIA include i processi abilitanti dall'adozione della business intelligence integrata a sistemi di machine learning, AI, VR, blockchain per sviluppare reali modelli di economia sostenibile che passano dal mondo digitale per distribuire dati di valore [asset] garantiti da un sistema crittografato trasferendoli nel mondo reale sotto forma di prodotti di qualità, sani. Sostenibili, di VALORE

La maggior parte dei progetti sviluppati su piattaforme blockchain e distributed ledger [DLT] in Italia è ancora focalizzata su applicazioni legate a processi tradizionali già esistenti (ad esempio riconciliazione dei pagamenti e tracciabilità di filiera della grande distribuzione su database privati). In molti casi le aziende scelgono di partire da un’applicazione semplice che possa raccogliere numerosi partecipanti per poter in seguito sviluppare soluzioni più innovative. La maggior parte dei progetti sviluppati da aziende e dalla pubblica amministrazione usa piattaforme application specific, rendendo ancora difficile l’interoperabilità tra le applicazioni e riducendo le potenzialità offerte dagli ecosistemi basati su protocolli blockchain. Le applicazioni più numerose sono realizzate per facilitare la condivisione e il coordinamento dei dati fra diversi attori per evitare che insorgano divergenze (59% dei progetti lanciati dal 2016 a oggi). Quasi un quarto ha l’obiettivo di migliorare la verificabilità dei dati da parte di altri attori dell’ecosistema o di terzi (24%), in particolare nell’agroalimentare per garantire la tracciabilità delle materie prime lungo la catena di approvvigionamento. Il 13% utilizza i crypto asset abilitati dalle piattaforme blockchain per scambiare denaro o altri asset. Il 4% è dedicato alla realizzazione di processi affidabili e verificabili in modo pubblico.

Um das Potenzial von Blockchain-Ökosystemen voll auszuschöpfen, sind einige Elemente und Fähigkeiten zur Verbesserung erforderlich. Ökosysteme müssen in der Lage sein, neue Teilnehmer aufzunehmen, die innerhalb einer Anwendung benötigt werden, und Plattformen, sowohl genehmigungsfreie als auch genehmigungspflichtige, müssen in Bezug auf Skalierbarkeit und Sicherheit zuverlässiger werden. Dann müssen sich die Anwendungen in die derzeit in Unternehmen verwendeten Informationssysteme integrieren lassen, einige unterstützende Dienste wie digitale Identität und Cash-on-Chain nutzen können und sich auf klare Vorschriften verlassen können, die mit dem Konzept „digital“ verbunden sind Souveränität", die in der Lage ist, die Möglichkeit innovativer, offener und interoperabler Systeme mit anderen heute noch unerforschten Technologien wie Virtual Reality und Quantencomputern offen zu lassen.

NUOVI MODELLI DI FARE ECONOMIA AGRICOLA 4.0

In un altro Stato dove si parla un'altra lingua e l'economia gira diversamente dalla nostra – per questo motivo hanno deciso di uscire dall'Unione Europea - viene definito il capitalismo degli stakeholder. Nel nostro Bel Paese la filiera professionale del luppolo italiano è un sistema innovativo che tratta il vero Made in Italy e rappresenta un innovativo modello di fare economia agroecologica le imprese di persone sono orientate ad ascoltare gli interessi di tutti i "portatori di interesse", i cosiddetti stakeholder. In un contesto foodtech in costante evoluzione dalla digitalizzazione stiamo passando all'automazione dei processi in campo, con trattori con guida assistita a distanza, sensoristica in grado di dosare il livello di irrigazione delle piante. Tra i principali stakeholder vi sono clienti, fornitori, dipendenti, azionisti e cooperanti di una cooperativa agricola che ha deciso di sviluppare la luppicoltura in Romagna con l'obiettivo di dare vita al primo Distretto del cibo del luppolo italiano. Lo scopo di una filiera professionale e intelligente è creare valore a lungo termine e aumentare il valore del capitale umano per un benessere collettivo. I sostenitori del capitalismo degli stakeholder sono convinti che seguire gli interessi di tutti i portatori di interesse sia molto complesso ma al contrario dei soli "padroni" è essenziale per il successo e la salute a lungo termine di qualsiasi azienda o filiera di qualità. Il capitalismo degli stakeholder rappresenta una scelta etica e una decisione aziendale ricca di buon senso allo scopo di migliorare le condizioni di lavoro e di produzione di tutto il comparto agro-alimentare. Le filiere dovrebbero seguire gli interessi di tutti i portatori di interesse. L'attenzione si deve concentrare sulla creazione di valore a lungo termine, non semplicemente sul miglioramento del valore di chi amministra. E' una innovazione di processo che prevede la co-creazione di un prototipo di smart supply chain della filiera di produzione corta del luppolo Made in Italy partendo dai dati di valore registrati direttamente in campo.

Processi per il progresso sostenibile e non sviluppo sostenibile

Die Auseinandersetzung mit den Problemen aktueller Entwicklungen ist in einer VUCA-Zeit, wie wir sie durchleben, eine grundlegende Herausforderung für unsere Gesellschaft. Das Konzept des "nachhaltigen Fortschritts" gegen eine aufgeblasenere "nachhaltige Entwicklung" durchzusetzen, die wirtschaftlichen Fortschritt, soziale Verantwortung und die Erhaltung des natürlichen Gleichgewichts des Planeten gewähren würde, ist ein Projekt, an dem sich die Kosmetikbranche voll und ganz beteiligen möchte, wenn er kehrt zurück, um die Naturgesetze zu respektieren.

Die Anwendung der Prinzipien des "nachhaltigen Fortschritts" in der Wirtschaftstätigkeit impliziert Änderungen der Produktionsmodelle und Konsumpraktiken, eine echte Transformation des "ökonomischen Paradigmas". Die Bio- und Naturkosmetikbranche erkennt diese Herausforderungen und die Verantwortung ihrer Akteure an und demonstriert deutlich ihren Ehrgeiz, in Richtung eines wirklich nachhaltigen Fortschritts zu gehen, indem sie einen neuen europäischen und internationalen Standard für Naturkosmetik setzt, der über die klassischen Konzepte der zentralen Zertifizierung hinausgeht das beweist, dass es in der Lage ist, jeden einzelnen Akteur in der italienischen Naturkosmetik-Lieferkette mitzuverantworten. Um nachhaltige Produktions- und Verbrauchsprozesse zu fördern, muss der italienische Naturkosmetiksektor zu einfachen Regeln zurückkehren, die auf allen Ebenen der Lieferkette von den Grundsätzen der Prävention und Sicherheit abhängen, von der Produktion der Rohstoffe bis zum Vertrieb der fertigen Produkte. Für uns stellen diese Regeln heute eine Grundlage für die Co-Kreation von „zukünftigen Smart Contracts“ dar, die es uns ermöglichen werden, automatisch durch Software auszuführen, was wir hier heute wiederholen möchten:

    • Förderung der Verwendung von Produkten aus ökologischem Landbau und unter Berücksichtigung der Biodiversität • Verantwortungsvoller Umgang mit natürlichen Ressourcen und Respekt vor der Umwelt • Verwendung sauberer Prozesse und Produktionen, die die menschliche Gesundheit und die Umwelt respektieren • Integration und Entwicklung des Konzepts der "Grünen Chemie"

Dieser letzte Punkt ist der Schlüssel zum Erfolg dieses Ziels, wenn man die Besonderheiten und Einschränkungen bei der Formulierung kosmetischer Produkte (insbesondere in Bezug auf Lebensmittelprodukte) berücksichtigt. Mit dieser "grünen Philosophie" und diesem Wunsch, aktiv zu einem wirklich nachhaltigen Fortschritt mit unserem Ökosystem beizutragen, können wir heute eine großartige Gelegenheit nutzen, um uns alle dafür einzusetzen, einen Standard für Made in Italy neu zu definieren und umzusetzen, auch dank ein bewusster Umgang mit digitalen Tools und insbesondere der DLT-Technologie. Unser Standard berücksichtigt die aktuelle technologische Realität, indem er die digitalen Daten landwirtschaftlicher Produktionen, die die selbstzertifizierten Rohstoffe liefern – garantiert – bis zum Kaufprozess des Endverbrauchers dieser Wertschöpfungskette [Blockchain] nachverfolgt, was zu weiteren innovativen Entwicklungen führen wird. heute unberechenbar.

Per facilitare la traduzione di queste regole a livello di standard, è necessario distinguere cinque categorie di ingredienti contenuti in un prodotto cosmetico (elencati in ordine crescente):

  • 1. Acqua - materia prima vitale e fondamentale nello sviluppo del prodotto: la sua qualità e la tracciabilità autocertificata è essenziale.
  • 2. Ingredienti minerali - interessanti e necessari, ma non rinnovabili: essi richiedono regole ambientali chiare nel loro utilizzo e in eventuali trasformazioni.
  • 3. Agro-ingredienti trasformati fisicamente - già beneficiari di standard europei ed altri, soddisfacenti i requisiti dell'agricoltura biologica.
  • 4. Agro-ingredienti trasformati chimicamente - certificabili utilizzando materie prime agricole biologiche agricole e processi di fabbricazione che sono puliti ed autorizzati, nell’ambito della "Chimica verde".
  • 5. Altri ingredienti - questa è la categoria che guiderà attivamente il cambiamento della situazione attuale verso la direzione e gli obiettivi di questo standard.

LA COMPLESSITA' DI UN NUOVA ECONOMIA DIGITALE SI SEMPLIFICA NELLE APPLICAZIONI NEL MONDO REALE

FABRIZIO FANTINI / INNOVABILITA DAO

Share by:
Innovazione aperta abilitante