ITALIATECH PRISMA PER PRATO E DATA LAKE PER PRADA

Fanto • feb 16, 2022

E’ oramai sotto gli occhi di tutti che qualcosa di strutturale sta cambiando a monte della filiera della moda italiana.

Negli ultimi due anni, infatti, si è assistito a una crescita esponenziale di interesse verso gli asset produttivi del made in Italy.

Per primi i grandi gruppi hanno spinto e stanno spingendo sul processo di acquisizione dei fornitori in particolare lo specifico settore del tessile ha registrato un’accelerazione del processo di consolidamento industriale, ma c’è un fenomeno che sta emergendo prepotentemente e che forse più di tutti caratterizza questo periodo di cambiamento nella supply chain italiana:

 la creazione di gruppi di terzisti del lusso e di ecosistemi del comparto moda di qualità localizzate come quella di Prato. 

Sono molte le iniziative a livello internazionale, l’evoluzione di progetti esistenti che hanno cambiato marcia, altre sono

nate esattamente con questo intento: convogliare capitali verso le pmi, affiancare le famiglie fondatrici, e creare dei poli, trasversali per tipologia di prodotto, in grado di essere controparte efficace per i ‘nuovi’ gruppi del lusso e della moda digitale.

La creazione dei poli di terzisti, un fenomeno già ben avviato in altri comparti come le auto, o, più vicino a noi, anche nel beauty, non era mai decollato nella moda. I terzisti fashion, insomma, erano una categoria rimasta in penombra nella corsa

alle acquisizioni dei gioielli made in Italy. Grazie ad un uso consapevole della tecnologia l’Italia potrà riprendersi il posto

che merita              a livello mondiale anche nella moda digitale, oggi già virtuale. 

Un camerino virtuale dove un algoritmo calcola la taglia esatta che permette a chi compra online di trovare in tempo reale

il capo giusto e a chi vende di abbattere del 40 per cento il costo dei resi: è una iniziativa lanciata dall’ecosistema Prisma,

il polo innovativo tessile di Prato, il più grande d'Europa con 3600 aziende impegnate nella frontiera del Made in Italy.

Grazie al sostegno di un gruppo di 5 startup, le imprese locali possono introdurre nei processi produttivi gli strumenti dei big data per analizzare i mercati, dei sensori per monitorare le merci, del 5G per velocizzare i processi, della blockchain per tracciare

la filiera, della realtà virtuale per creare gemelli digitali dei prodotti e molto altro che aumenti efficienza e competitività.

In più il settore si prepara a vendere anche oggetti che non esistono nel mondo reale: l'abbigliamento per gli avatar dei vari metaversi che sarano presto lanciati nel web 3.0 Nel frattempo in questa accelerazione tecnologica Prada Group e Microsoft

hanno stretto un patto per ridisegnare la gestione dei dati e l’esperienza del cliente dei clienti della moda del lusso.

Con oltre tredicimila dipendenti, 635 negozi, 23 stabilimenti produttivi cinque marchi del segmento lusso, il Gruppo Prada rappresenta l’eccellenza dello stile italiano nel mondo. Casa madre del marchio eponimo nonché di Miu Miu, Church’s e Car Shoe

e Marchesi 1824, la società, dopo aver intrapreso il proprio percorso di trasformazione digitale, oggi rilancia una nuova sfida anche insieme a Microsoft dopo anni di ricerca e sviluppo interna. Il Gruppo sta attraversando una fase di crescita e cambiamento con l’obiettivo di ridisegnare la propria l’infrastruttura applicativa: quello che ogni azienda della moda digitale italaina dovrebbe prevedere nri propri piani industriali. Un tema prioritario di ogni azienda del fast fashion system interessata a restare sul mercato della “moda virtuale” dell’interazione con il cliente a 360°. Il canale retail è al centro della strategia e nell’interazione diretta con  il consumatore della moda virtuale e un uso strategico delle tecnologie abilitanti deve diventare un elemento differenziante.

Il cliente è il fulcro attorno a cui aggregare tutte le informazioni, in modo che possa accedere alla storia dei suoi prodotti

e delle sue interazioni con Prada, senza perdere lo human touch. Un’altra area di investimento molto chiara agli addetti

ai lavori messa in campo dal Gruppo Prada è la digitalizzazione della catena produttiva e logistica: dall’evoluzione dei processi

di gestione della collezione e del prodotto, alla creazione della modellazione 3D, alla gestione dei processi produttivi e logistici con piattaforme moderne e integrate. L’obiettivo dichiarato è quello di costruire un’infrastruttura tecnologica che abbia la stessa qualità del prodotto e l’efficienza dei siti produttivi targati Prada. Come terza sfida lanciata al mercato della moda virtuale,

c’è la Pianificazione Integrata aziendale, che consentirà di mettere a disposizione delle aziende del gruppo un insieme di strumenti in grado di integrare informazioni e processi quali la pianificazione finanziaria, della collezione, della produzione e della distribuzione ai negozi pur mantenendo la flessibilità e la rapidità che il business del metaverso richiede. Restano poi due

punti collegati tra loro: i talenti, con l’ingresso di nuove professionalità e l’employee experiences, ossia usare gli strumenti

digitali come elemento cardine per fornire un’esperienza e una modalità di lavoro diverso per ogni dipendente.

Un’evoluzione importante, accelerata anche dalla crisi pandemica, che parla il linguaggio della contemporaneità.

Microsoft ha siglato un accordo per restare al fianco di Prada per abilitare il percorso di trasformazione attraverso soluzioni tecnologiche che permettono di indirizzare i punti cardine del programma», come ad esempio la piattaforma Dynamics 365, centrale nel ripensamento della customer Experience poiché permette di integrare tutti i canali di vendita, garantendo al contempo la centralità del cliente e un’esperienza personalizzata durante tutto il customer Journey, e Microsoft Teams come HUB di integrazione di tutti gli strumenti e i contenuti al servizio dei dipendenti per aumentare l’efficienza, la produttività e l’interazione dei team anche in ottica hybrid work. E se il cliente è al centro della strategia, i dati sono alla base dell’esperienza. Una delle parole rilevanti per il Gruppo Prada è l’informazione. Il Gruppo Prada ha sviluppato una solida cultura e una particolare attenzione al dato, come elemento base per le decisioni strategiche. La tecnologia consente oggi di gestire e correlare un insieme vastissimo di informazioni e di usarle per migliorare l’esperienza e il modo di relazionarsi con il cliente, come per esempio

il “sistema di raccomandazione interno” sviluppato in casa per Prada.com. Un altro aspetto fondamentale è la tracciabilità            del prodotto e oggi è integrata dalla piattaforma blockchain Aura, in grado di mettere a disposizione del cliente finale un insieme di informazioni puntuali, quali la storia del prodotto, la sua tracciabilità, originalità e autenticità, raccontando tutto il suo ciclo

di vita. Questo ovviamente può avere un impatto molto significativo anche sulla gestione dei KPI di produttività e qualità aziendali e ci consentirà, in futuro, di far evolvere ancora gli algoritmi predittivi e prescrittivi da applicare su questa rilevante quantità

di informazioni. E’ un investimento che parte dall’interno - back end - per migliorare il front end investendo molto su una infrastruttura inforamtica “Data Lake, sviluppato sul PaaS di Microsoft, per massimizzare la gestione di queste informazioni.

Il processo di digitalizzazione deve essere accompagnato da partner di valore e che prevedeono quale sia il futuro della moda digitale perché il percorso è lungo ma inevitabile che porterà ad una standardizzazione, governo e soprattutto raccolta

delle informazioni necessarie a creare nuovi tunnel che portino i dati al Data Lake, per superare i silos di informazioni che ancora oggi si registrano tra le varie aziende del Gruppo. Spesso il problema non è solo la gestione delle informazioni esistenti,

ma proprio il reperimento e la trasformazione di quelli che non ci sono, ottenibili digitalizzando nuovi processi o accedendo

anche ai Dark Data. Un patrimonio informativo da organizzare e condividere con gli stakeholders. Una parte del valore strategico per Prada dell’utilizzo della piattaforma cloud Microsoft Azure è la possibilità di avere una base dati unica consultabile e fruibile da tutte le applicazioni di business con un modello dati condiviso. Il processo è partito su un  Data Lake Azure che,

con il progredire del programma, verrà alimentato da nuove basi dati di processi e applicazioni che potranno essere correlate

e trasformate in insight e utili a migliorare la produttività, il servizio e l’esperienza cliente. La piattaforma Aura rappresenta

un perfetto esempio di come  la tecnologia Microsoft Azure può essere messa al servizio del mondo della moda e del lusso

per abilitare scenari fino a poco tempo fa impensabili. 

In un contesto mutevole come quello attuale anche holding come il Gruppo Prada dovrà partecipare a sfide epocale

che si profilano nel prossimo decenni. E’ un momento di mercato molto fluido e promettente e la sfida principale del mondo

della moda virtuale è quella di  fare in modo che la tecnologia supporti al meglio i cambiamenti in atto. Le parole chiave Velocità, Flessibilità e Innovazione oltre il senso del mondo fisico, per scoprire quello virtuale: oggi ci sono concetti che stanno diventando rilevanti anche nell’industry come Metaverso o NFT che presto scaleranno e allora avranno un impatto significativo sul nostro modo di vendere, distribuire, determinare il prezzo e forse anche sul cosa produrre, pur nel rispetto dell’identità dei nostri marchi.

I temi sono molteplici e significativi: la cybersecurity, i wearables, il supporto alla sostenibilità e i talenti oggi abbiamo un numero crescente di ricerche aperte per giovani che abbiano voglia di mettersi alla prova in un ambinete dove è richiesta

la sperimentazione di nuove tecnologie che sino al 2018 si evitavano, ma che oggi deve necessariamente intuire il valore

degli ecosistemi come PRISMA e della joint venture tra Microsoft e il Gruppo PRada per il Data Lake in un virtual fashion system che crede sempre di più nel digitale e nella tecnologia del metaverso. Noi abbiamo già colto la sfida, siamo alla ricerca di partner locali che abbiano l’intenzione di condividere con noi l’innovazione di processo avviata da un ecosistema locale del virtual

fast fashion. Non resteremo a guardare mentre Microsoft riproduce il nostro disegno architetturale Made in Italy. 


#DATALAKE #MADEINITALY #PRISMA #AURABLOCKCHAIN #GRUPPOPRADA #MODAVIRTUALE #MICROSOFT

#WEB3 #CARBONCREDIT

Autore: Fabrizio Fantini 13 mag, 2024
La Corporate Sustainability Reporting Directive e IDG nel 2024
Appalti innovativi in Italia
Autore: Fabrizio Fantini 09 apr, 2024
Appalti innovativi in Italia AGID #INNOVABILITA
Il futuro del cibo Made in Italy
Autore: Fabrizio Fantini 16 mar, 2024
Il futuro del cibo Made in Italy
innovabilita-coinbarpay-e-binancepay-e-transazioni-regolari-in-crypto
Autore: Fabrizio Fantini 22 gen, 2024
innovabilita-coinbarpay-e-binancepay-e-transazioni-regolari-in-crypto
Autore: Fabrizio Fantini 17 dic, 2023
SAGA DI SOLANAMOBILE: BENVENUTO WEB 3 DELLA TELEFONIA #STARBUCKS #BLOCKCHAIN #COMMERCIONETWORK #COSMOS #SOLANA
nuovo paradigma socio economico teal ecosistema biolonico
Autore: Fabrizio Fantini 27 nov, 2023
nuovo paradigma socio economico teal ecosistema biolonico
Emersione delle criptovalute per regolarizzare le criptoattività
Autore: Fabrizio Fantini 30 ott, 2023
Emersione delle cripto-valute per regolarizzare le criptoattività in Italia e per il futuro Single Digital Market Made in UE
MADEINITALY.TECH allo SMAU per la finanza rigenerativa per la futura #REGENDAO
Autore: Fabrizio Fantini 03 ott, 2023
MADEINITALY.TECH allo SMAU per la finanza rigenerativa #REGENDAO
Token del Liechtenstein e oggi ci proiettiamo su EUROPEUM
Autore: Fabrizio Fantini 10 lug, 2023
Token del Liechtenstein e oggi ci proiettiamo su EUROPEUM
INVESTJAM e crypto credit carbon per il web 3.0
Autore: Fabrizio Fantini 03 lug, 2023
INVESTJAM e crypto credit carbon per il web 3.0
+ articoli

Contattaci

Share by:
Innovazione aperta abilitante