MADE inaugura i centri di competenze fisiche e quelle online?

Fabrizio Fantini • dic 14, 2020

Il competence center è composto da dimostratori e stanze virtuali divise in sei aree tematiche: 
Virtual design 
Sviluppo nuovo prodotto
Gemello digitale
Virtual commissioning
Produzione snella 
Robotica collaborativa 
Sistemi intelligenti di assistenza al lavoratore
Qualità 4.0
Tracciamento di prodotto
Additive manufacturing
Monitoraggio e controllo smart dei processi industriali
Monitoraggio e controllo energetico smart
Manutenzione smart 
Cyber security industriale e Big data analytics. 
Un investimento da quasi 10 milioni che si rivolge alle piccole e medie imprese innovative italiane 

OBIETTIVO DEL MADE [un pò in ritardo rispetto l'Europa] mettere a disposizione del Paese le migliori risorse, vogliamo creare cultura sui temi dell’industria e del manifatturiero. 20 dimostratori, 20 stanze virtuali divise in sei aree tematiche che si dipanano su 2.500 mq Marco Taisch, professore del Politecnico, annuncia così il definitivo “kick-off” del Made, il competence center di cui è presidente e che ha completato tutte le fasi di sviluppo ed è ora pronto a rendere organica la propria presenza. Il centro di competenza lombardo è uno degli otto attivati in Italia dopo l’approvazione del piano Impresa 4.0 

Il Made ha oggi 48 partner divisi tra imprese, società di consulenza, università e soggetti pubblici come l’Inail. Un partenariato pubblico-privato che ha già movimentato parecchie risorse: 7 milioni di investimento, più 3,4 milioni per il co-finanziamento di imprese tramite i cosiddetti bandi. Il primo è già stato ultimato lanciando 19 progetti su 71 proposte arrivate, il 75% delle quali provenienti da pmi. Inoltre è stato profuso un investimento da 5 milioni in attrezzature hardware e software e sono state messe in campo 13 milioni di euro di risorse umane.

«Nei nostri primi sei mesi di attività – prosegue Taisch – il digitale si è dimostrato il protagonista della ripartenza del paese, soprattutto per quanto concerne le pmi. Per questo abbiamo investito complessivamente 9,6 milioni per creare questi 20 dimostratori. Abbiamo anche avviato attività di orientamento e formazione tramite la realizzazione di 65 webinar che hanno coinvolto quasi 4.000 persone e 2.000 aziende. Abbiamo ancora a disposizione 1,9 milioni che andremo a investire nei prossimi bandi, ma abbiamo obiettivi ambiziosi a partire da gennaio: con i nostri partner vogliamo arrivare a coinvolgere oltre 10.000 persone. Vogliamo fare formazione con le università e gli Its e per questo abbiamo messo sul piatto 40mila ore uomo per riuscire a mettere in pista 200 progetti di strategia».

Virtual design e Sviluppo nuovo prodotto è il dimostratore di Made in cui si presentano e si possono sperimentare le metodologie e gli strumenti più innovativi per lo sviluppo digitale di nuovi prodotti. Il filo rosso del dimostratore è costituito dalla digitalizzazione delle attività tipiche dello sviluppo di nuovi prodotti e dalle interazioni con le altre funzioni aziendali. Come tale, esso si configura nella struttura organizzativa di Made in una posizione strategica in quanto, per attitudine propria, lo sviluppo prodotto e le tecnologie coinvolte tendono a integrarsi ed interagire naturalmente con gli altri dimostratori proposti.

L’organizzazione dell’area è stata pensata ricalcando la tradizionale visione sul processo di sviluppo del prodotto, che vanno dalla pianificazione delle attività, passando per tutte le attività tipiche dell’ingegneria quali realizzazione di concept, architettura di prodotto, realizzazione varianti fino alla progettazione di dettaglio e revisione dei risultati. Nel dimostratore, ognuna delle attività tipiche dello sviluppo prodotto è stata declinata opportunamente per sfruttare il potenziale offerto dalle tecnologie abilitanti di industria 4.0. Il pool di tecnologie proposto permette la completa digitalizzazione dei dati a supporto di un processo di sviluppo prodotto completamente virtuale. Tale visione è stata messa in opera tramite lo sviluppo di numerosi esercizi che permettono al visitatore di apprezzare come gli strumenti digitali permettono di affrontare le sfide coi cui le aziende manifatturiere devono cimentarsi per rimanere competitive nel contesto di Industria 4.0, sia per prodotti industriali che di consumo.

Il centro di compertenza guidato da Marco Taisch è il più grande d’Italia e ha appena inaugurato 20 postazioni dimostrative virtuali
Per vivere un’esperienza virtuale ancora più spinta, il visitatore potrà avvalersi di una virtual room dalla resa molto realistica. Il dimostratore è stato equipaggiato con un Cave dove è possibile immergersi completamente in un mondo virtuale, interattivo e collaborativo. Il Cave è una stanza di realtà virtuale immersiva dotata di 4 proiettori di ultima generazione in grado di generare immagini stereoscopiche coordinate da un sistema di motion capture all’avangurdia, che può restituire agli osservatori una rappresentazione in scala 1:1 dell’ambiente virtuale. Il visitatore sarà in grado di investigare e sperimentare il funzionamento del Cave grazie ad esempi applicativi sviluppati sia per beni di largo consumo, ad esempio frigoriferi, che per prodotti industriali, come ad esempio motori a combustione interna.

I partner tecnologici per la realizzazione di quest’isola sono Ptc, Siemens, EnginSoft, Altair e Hyperlean, Reply, Whirlpool e Fpt.

L’area rappresenta una vera e propria Smart Factory dove le tecnologie digitali sono integrate con una visione Lean dei processi logistici e produttivi. Allestita con i contributi di numerosi partner industriali sotto la guida tecnico-scientifica del Politecnico di Milano vuole dimostrare al fruitore i vantaggi derivanti dall’impiego di strumenti digitali come Industrial IoT, Cloud, Data Analytics, Robotica Collaborativa, Virtual Commissioning, Digital Twin di Prodotto e di Processo in una linea produttiva reale.

Il cluster presenta l’avanguardia delle tecnologie 4.0 a supporto del Sistema Impresa proponendo al visitatore diversi punti di vista innovativi suddivisi in 3 casi d’uso: il Digital Twin che permette di analizzare a fondo le caratteristiche sia del processo produttivo che del prodotto, prevenire errori di progettazione e prevedere le performance finali. Nello stesso tempo diventa tecnologia abilitante per nuove modalità di analisi e modelli di business. L’approccio metodico Lean 4.0 che definisce una fabbrica snella e agile in cui poter implementare e sfruttare al meglio tutte le tecnologie 4.0 evitando di digitalizzare/automatizzare gli sprechi. La Logistica 4.0 che sfrutta le tecnologie IoT, RfID ed advanced automation per creare un flusso di materiale efficiente, coordinato e un flusso di informazioni utili al controllo e al miglioramento continuo del Sistema.

E NOI IN EMILIA-ROMAGNA? QUALI SONO I NOSTRI PROGETTI DI OPEN INNOVATION CHE CI POSSONO FAR SPERARE AD UN CENTRO PER LE COMPETENZE NELLA NOSTRA REGIONE? A QUANDO LA NOSTRA SMART FACTORY EMILIA-ROMAGNA?

#SMARTFACTORY #MADE #ITALIA #OPENINNOVATION #INNOVABILITA 

#WEB3 #CARBONCREDIT

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