PER UNA CIVILTA' DI VALORE DOVE NON CI SIA BISOGNO DI CELEBRARE IL 25 NOVEMBRE

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PER UNA CIVILTA' DI VALORE DOVE NON CI SIA BISOGNO DI CELEBRARE IL 25 NOVEMBRE

Fabrizio Fantini • nov 25, 2020

PER UNA CIVILTA' DI VALORE DOVE NON CI SIA BISOGNO DI CELEBRARE IL 25 NOVEMBRE

In una civitlà di valore, quella che molti esperti di sociologia e antropologIa definiscono impropriamente “evoluta” che necessita di indire il 25 NOVEMBRE di ogni anno solare la GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE in un periodo storico dramamtico come quello che stiamo vivendo – era dell'infodemia – che rappresenta il risultato di una involuzione economica gestita da esseri di un unico “genere” in grado di accompagnarci a quello che filosofi ed osservatori della nsotra soicetà contemporanea definiscono effetto del “capitalismo tearapeutico”.

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna: perpetrate da quella figura maschile che negli anni ha assunto il ruolo di “padrone dei dati” di una economia che non ha mai dato il giusto valore ai dati, intesi come “informazione elementare codificabile”.

Il significato del 25 novembre 2020 giornata contro la violenza sulle donne oggi ha un valore differente in quella che alcuni si ostinano a definire “new normal” un sistema economico che deve necessariamnete trasforamre paradgima, e non cambiarlo.

Se si è dovuto provvedere e porre attenzione su tematiche quali libertà, uguaglianza, dignità della donna, evidentemente al genere femminile non stati riconosciuti i diritti che tutti gli esseri umani dovrebbero avere dalla nascita, a prescindere dal genere. Ciò è sfociato nella “Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne" approvata dalle Nazioni Unite ventisette anni fa. Le lotte per la conquista dei diritti delle donne è lunga e complicata, la conquista del voto nel nostro Paese è arrivata solo nel 1946.

Le cronache, giornalmente, riportano fatti legati a violenze fisiche, sessuali, stalking, atti persecutori in cui le donne sono vittime, la Ferragni ci comunica tramite instagram che ha scoperto il senso delle espressioni “slut shaming”, “revenge porn”, “victim blaming” in una condizione di “double standard” che viviamo tutte e tutti in un mondo condizionato da “fake news”, ovvero dati non certificati.

L'articolo 1 “Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donnerecita:

"Ai fini della presente Dichiarazione l’espressione 'violenza contro le donne' significa ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, o che possa probabilmente avere come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata".

In una società dove il denaro, quella della valuta statale corrente, non può essere generatore simbolico di tutti i valore, questo rappresenta la vigilia del tramonto della nostra civilità cosiddetta “occidentale”: ci siamo dimenticati che la società è composta di persone che hanno dignità quando rispettano delle leggi stabilite per convnezione a differenza degli individui che che non hanno soldi e quindi le tentano tutte. Non possiamo essere attori protagonisti di questo decadentismo sociale perché se il denaro rappresenta la condizione universale per soddisfare ogni bisogno e per produrre qualsiasi bene non è più un mezzo ma il primo scopo per soddisfare ogni bisogno umano e per quale si misura produrre beni. Le ricercatrici e gli innovatori del per-corso di in-formazione in corso di TECNICHE BLOCKCHAIN si confrontano su questi temi e sul valore delle donne nella co-crezione di una nuova intelligneza economica collaborativa che individua le “tecniche” come elementi contenuti nel limite delal natura: abbiamo oggi superato il limite e la capacità del fare oggi è sproporzionata alla capacità di prevedere l'effetto del nostro fare e dato che alla tecnica non interessa la condizione umana, quella che oggi si celebra è una giornata che dovrebbe durare tutto l'anno per quel genere femminile che ha la stessa medesima diritto di abitare quel luogo che, un po' in ritardo, ci siamo accorti che stiamo consumando, usurando: la TERRA. E la scuola o la formazione in questo contesto che ruolo ha? La nostra scuola occidentale non educa, istruisce. Educare ai semtiemnti per passare dalla condizioone pulsionale alla condizione di risonanza emotiva è ciò che che mia nonna mi trasmetteva come valore quando mi raccontava la sua peronsale storia del periodo della “guerra sul campo”. Nella scuola dei miei figli non si legge e non si raccontano storie. Come con i figli dobbiamo tornare ad ascoltare le storie delle donne, in modo proattivo per conoscere quel mondo che in questi anni di involuzione sociale il genere maschile ha cercato di “escludere” . TECNICHE BLOCKAHIN rappresenta un modello per questa nuova modalità di apprendimento cooperativo in ambiente virtuale learning by doing che utilizza una piattaforma online fornita da LogMeIn, Inc. ovvero un fornitore di software come servizio e strumenti di lavoro remoto basati su cloud per la collaborazione, la gestione IT e il coinvolgimento dei clienti, fondato nel 2003 a BUDAPEST [ungheria] in Europa oggi ha sede a Boston, Massachusetts: fatturato del 2019 1.262 miliardi di USD: la domanda a cui cercheremo di capire se la tecnica può permetterci di formulare delle ipotesi è: dove finisono tutti i dati che transitano su queste piattaforme?

Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 - afferma il Ministro Stefano Patuanelli - è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano. Un investimento di circa 24 miliardi di Euro. Un percorso partito da lontano, nato dal confronto con le categorie produttive. Con il Piano Nazionale Transizione 4.0 si raggiungono due obiettivi fondamentali: stimolare gli investimenti privati con una maggiorazione delle aliquote; dare stabilità alle categorie produttive con un pacchetto di misure ampio e pluriennale. Transizione 4.0 abbraccia gli investimenti in beni strumentali, materiali e immateriali 4.0, Formazione 4.0 di dipendenti e imprenditori, punta su R&S, innovazione, design, ideazione estetica e green economy. In questo cuore del nuovo piano industriale del Paese che ruolo avrà la donna?

Sarà una bella sfida e noi saremo attori pro-attivi di questa reale trasformazione economica italiana ascoltando chi ha voglia di condividere il valore della tecnica per la co-creazione di nuovi modelli di economia civile.

Per un 25 novembre lungo tutto l'anno!

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